Intervista a Matt Oldroyd
Metà maggio.Un caro amico mi scrive: “Simone, i Garibaldi Reds sono in finale play off .”
Colto di sorpresa, creo nella mente una serie di immagini garibaldine che si frastagliano tra loro. Dopo qualche istante, decido di cercare qualcosa per capire chi siano i Garibaldi Reds. Scopro immediatamente che dal 1865, in Inghilterra, precisamente a Nottingham, c’è una squadra di calcio che riceve l’appellativo, per i colori e non solo, di Garibaldi Reds. Si tratta del Nottingham Forest, un squadra che ha in bacheca moltissimi trofei, addirittura due Coppe dei Campioni. Trascinato dalla curiosità corroborata da un forte senso di meraviglia, continuo a leggere articoli, scrutare le divise –di un rosso acceso- della squadra e per ultimo, scopro l’esistenza di un gruppo organizzato di tifosi che si chiama letteralmente “Forza Garibaldi”.
Il 29 maggio c’è la finale play off, i giocatori del Nottingham battono l’Huddersfield e si guadagnano il ritorno nell’olimpo del calcio inglese: l’opulenta Premier League. Un ritorno storico perché l’ultima apparizione del Notthingham in Premier risale a 23 anni fa.
Soddisfatto per la vittoria dei Garibaldi Reds, tento di stabilire un contatto con il gruppo “Forza Garibaldi”, spinto dall’opportunità di conoscere qualche dettaglio e impressione riguardo il legame con il celebre condottiero italiano. Mi risponde, con estrema gentilezza, Matt Oldroyd, il co-fondatore del gruppo “Forza Garibaldi”.
Potresti raccontarmi brevemente la storia del collegamento tra Garibaldi e Nottingham e la storia del gruppo “ Forza Garibaldi” ?
Nel 1865, quindici uomini di Nottingham si incontrarono al pub Clinton Arms per discutere una proposta: passare dallo sport dello shinney (simile all’hockey) al calcio. Dopo aver accettato di formare il Forest Football Club, si decise di adottare i colori dell’esercito delle camicie rosse di Garibaldi. Alcuni anni prima, Giuseppe Garibaldi aveva visitato l’Inghilterra ed era diventato una figura popolare in tutto il paese, grazie alle sue imprese in Sud America e in Italia. Una delegazione partì da Nottingham per incontrarlo a Londra. I fondatori della Forest resero omaggio a Garibaldi utilizzando i suoi colori per la loro nuova squadra di calcio, da qui il termine “Garibaldi Reds” come colori del Nottingham Forest. Essendo il primo club ad adottare il rosso, ci chiamiamo anche “Original Reds”.Come gruppo eravamo consapevoli del legame con Garibaldi e, quando abbiamo formato il nostro gruppo nel 2016, abbiamo deciso di utilizzare il nome di Garibaldi insieme alla parola italiana “Forza” in linea con la nostra eredità. Il nostro gruppo è nato durante un periodo difficile per il Nottingham Forest, avevamo raggiunto i 150 anni, ma c’era delusione per la proprietà e per i molti anni con scarse prestazioni. Il gruppo “Forza Garibaldi” è stato pensato per portare più positività e aiutare l’atmosfera, unendo le nostre tradizioni al supporto per la squadra di oggi.
Qual è il ruolo della storia di Garibaldi nel vostro gruppo di supporters?
La storia di Garibaldi è più conosciuta oggi di quanto non lo fosse qualche anno fa. Il nostro gruppo ha cercato di aiutare a raccontare la storia di Giuseppe Garibaldi e delle sue vicende rivoluzionarie.Un libro di Richard Bourne intitolato “Garibaldi in South America”, pubblicato nel 2020, è stato un utile resoconto di una parte importante della storia di Garibaldi. Ha anche documentato un interessante legame tra l’origine dell’esercito delle Camicie Rosse in Sud America e quando il Nottingham Forest visitò l’Argentina nel 1905 durante un tour di calcio. Pochi anni dopo, una squadra locale chiamata Independiente cambiò i propri colori adottando il rosso garibaldino, riportando la rossa a Buenos Aires.Gli appassionati del Nottingham Forest sono consapevoli che non vi è alcun legame importante con lo stesso Garibaldi. Abbiamo incontrato i tifosi del club francese, il Nizza, che hanno un forte legame in quanto era il luogo della sua nascita nel 1807. Forest non ha un tale legame con Garibaldi ma, in quanto simbolo di rivoluzione e determinazione, è diventato per noi una fonte di ispirazione.
Qual è l’impatto che Garibaldi ha verso le nuove generazioni, credi che i valori garibaldini siano ancora validi nel 2022?
Il Nottingham Forest ha una reputazione di pionieri del calcio. Siamo stati i primi a utilizzare il fischietto, i parastinchi, le reti da porta e tanti altri esempi; condividiamo quindi le tendenze rivoluzionarie di Garibaldi. Lo status di Garibaldi come icona socialista si adatta anche a molti al Forest, in particolare al nostro famoso allenatore Brian Clough. Tali opinioni sono forse più importanti nel 2022 di quanto non lo fossero prima, anche se penso sia importante notare che i valori e le convinzioni di Garibaldi non sono qualcosa di significativo al Nottingham Forest.
Come accennato in precedenza, il legame di Garibaldi con noi stessi è più legato al simbolismo come leader appassionato e unificante; niente di politico.
È incredibile constatare come, a distanza di tanti anni, la presenza garibaldina, anche se simbolica come ha tenuto a precisare il caro Matt Oldroyd, sia così coinvolgente. Se dei cuori appassionati sono pronti a fondare un gruppo e dargli il nome di Garibaldi per unire l’ambiente, è evidente che il tratto unificatore resta ancora il tessuto più snello a cui attingere. La bandiera è un vessillo allegorico della traccia che Garibaldi ha lasciato, il vento e la pioggia possono minacciarla, ognuno può strapparne un pezzo, ma è il riflesso di chi la guarda, il palpito di chi la sorregge, a dare un senso allo spirito che la tinteggia.Il segreto della forza che Garibaldi ancora suscita, qualunque sia il brandello che ognuno vuol far proprio, transita nella coerenza con i propri principi, le passioni, le aspirazioni e l’incrollabile desiderio di rivalsa che ci permette di sognare un mondo in cui ogni linearità possa essere spezzata.
Simone Sanseverinati, poeta marchigiano, laureato in lettere – percorso storico